domenica 22 maggio 2016

Sei 1nico




1- Come un fiore nel prato

Esseri viventi, vegetali, fiori di campo. E fra questi, nell'immagine di copertina del post, distinguiamo dei papaveri e tanto altro. Ma se, per esempio, pensiamo ai papaveri più classici, non sono tutti uguali. Il loro aspetto dipende anche dall'esposizione al sole, dalla ricchezza del terreno, dalle erbe infestanti, dagli animali che se ne cibano e da tanto altro.

2- Come il caffè che bevi

Ristretto, lungo, macchiato senza schiuma, in tazza grande o al vetro. Sorseggiando il mio caffè “nero bollente” ho potuto apprezzare il lavoro artigianale di una categoria mai abbastanza considerata. E sì, difficile trovare qualcuno che chiedesse un semplice caffè. Ad alcuni bastava un colpo d’occhio per far intendere che volevano “il solito”. E stiamo parlando di caffè all’italiana e al bar. Se poi volessimo estendere l’orizzonte della nostra osservazione ad altre regioni o nazioni ognuno di voi potrebbe aggiungere tanto altro.

"Il caffè è un piacere se non è buono che piacere è?" Dichiarava una antica pubblicità. Ma non tutte le persone hanno gli stessi gusti. E questo vale per qualunque tipo di scelta. Lo sanno bene anche i produttori di beni e servizi che ormai prevedono ampie possibilità di personalizzazioni proprio per ottenere una più piena soddisfazione dei clienti. 

3- Come DNA e impronte digitali

Però quando si tratta di identità come individualità, per stabilire con certezza l'autore di un crimine, per esempio, allora si effettuano analisi genetiche e ci si riferisce alle impronte digitali. Perché non esistono due persone con DNA o impronte digitali uguali.

4- Come la tua firma autografa

Se su base biologica è possibile provare l'unicità, più complessa è l'identificazione su base comportamentale. Gli esiti di una indagine genetica non cambiano perché analizzano fattori stabili, quelli comportamentali sì perché i comportamenti cambiano in quanto risposte a condizioni interne ed esterne diverse. Però pur nel loro cambiamento recano delle tracce di quella unicità che ciascuno porta con sé. Ne è una prova il fatto che il comportamento considerato probante per sancire la validità di un documento, se autentico, è la firma autografa.

5- Come il tuo modo di incontrare la realtà

"La mappa non è il territorio", afferma l'assunto di base della PNL. Perché di fronte allo stesso evento, diversi spettatori potrebbero darci versioni diverse pur con dei tratti comuni. Quindi ciò che fa la differenza è lo specifico modo di interpretare la realtà che predispone ad altrettanto specifiche risposte comportamentali.

6-Unico

E dunque chi può conoscere fino in fondo il suo specifico modo di essere arrivando ad aggiungere alla conoscenza di sé molto di quel tanto altro che sfugge a qualunque classificazione, è proprio la persona stessa. Lei conosce i significati degli eventi, gli stati d’animo e le aspirazioni, e dunque solo lei potrà giungere molto vicina alla conoscenza di sé, se lo vuole. Ha un capitale formato dai suoi comportamenti di vita. Basterà aprire lo scrigno dei ricordi per realizzare il suo "ritratto", come un "abito su misura", un vestito confortevole, che accompagnerà i movimenti più difficili. Scoprirà punti di forza e aree di miglioramento e ancora tanto altro.

Leggendo le indicazioni contenute nel libro Il Talento nel tratto potrai intraprendere la ricerca della tua unicità

Se invece vorrai avviare la ricerca incontrando anche altre persone con lo stesso desiderio, potrai venire con noi, a Milano il 26 novembre 2016
Grazie 

martedì 10 maggio 2016

Interpretare: "mezzo Pieno" o "mezzo Vuoto"?

Milano, Parco delle Cave


Passeggiando in un parco cittadino...
in una splendida giornata di sole, la mia attenzione è stata catturata da questo messaggio. Mi sono domandata: a chi è stato rivolto? Certamente a una persona che sarebbe passata di lì. Non abbiamo riferimenti per sapere però qualcosa su chi lo abbia scritto né sul suo destinatario, se non quello che vediamo, e dunque bisogna "interpretare". Vogliamo farlo insieme?
Probabilmente chi lo ha scritto ha pensato che questo fosse un buon modo per sorprendere e gratificare la persona amata conosciuta. Ma se così non fosse? Mi sono divertita a immaginare due destinatarie: una propensa a considerare gli aspetti positivi (il mezzo Pieno) e l'altra più orientata a vedere solo quelli negativi (il mezzo Vuoto). Ovviamente le possibilità sono molteplici e vi incoraggio ad aggiungere anche le vostre opzioni

Amata "mezzo Pieno"
Che bella sorpresa! Ha voluto gridare al mondo a chiare lettere quanto sono speciale per lui. Probabilmente è venuto qui di notte perché non riusciva a dormire pensando a me, e forse ha rinunciato anche a vedere la partita della sua squadra per scrivere questo messaggio.  E poi mi considera la migliore fra tutte le persone che conosce e non ha avuto timore di dichiararlo, così che in questo modo lo sappiano anche gli altri. Che uomo generoso, innamorato, sensibile e coraggioso!

Amata "mezzo Vuoto"
Si è sprecato. Mi poteva anche offrire un gelato per dirmi che mi ama! Ha risparmiato anche sulle lettere del "sei". Lo ha fatto di nascosto perché non ha il coraggio. E poi ha voluto farci sapere che lui ne ha avute tante di donne (oppure ne ha tante contemporaneamente?), mi ha messo in gara e ho vinto. Ma chi è lui per giudicare? Magari è un messaggio che va bene per tutte quelle che conosce e che passano di qui. Che uomo avaro, presuntuoso, opportunista e codardo!
 
Modi diversi di interpretare e modi diversi di rispondere
Come pensate che risponderanno allo stesso messaggio le ipotetiche due amate in questione?

"Come" lo ha scritto
Se però ci soffermiamo a osservare come è stato scritto questo messaggio, un po' come farebbe un grafologo, potremmo dire che chi ha scritto, di sicuro voleva essere chiaro perché ha scelto uno stampatello maiuscolo. Ha scritto con lettere grandi che potrebbero voler dire "dare forza" al contenuto, ma questo sarebbe se la scrittura grande non fosse la sua scrittura abituale. È andato subito al sodo riducendo il "6" a cifra. Ma potrebbe essere anche il desiderio di apparire originale, oppure qualcosa di noto alla "ricevente".
Non ha saputo prevedere lo spazio che la parola "MIGLIORE" avrebbe occupato ed è finito, dopo un restringimento dello spazio fra le ultime lettere, sulla cornice destra con le aste orizzontali della E. Non era proprio necessario perché quella lettera era comunque leggibile e ben formata anche rimanendo all'interno.
Potremmo dire che ha agito d'impulso, senza pianificare con cura, e che non si è fermato davanti agli ostacoli. E poi, se finisce il colore proprio per l'ultima asta della "E" nella parola "AMORE", poco importa!*

*Per il momento ho voluto evidenziare ciò che chiunque potrebbe comprendere. Molto altro potrebbe aggiungere un grafologo esperto, e so che ce ne sono fra chi legge.

Partecipate con noi!
Quale interpretazione vi sentite di condividere? Avete altre ipotesi sul messaggio del nostro "malcapitato" innamorato?


 
Grazie

 

lunedì 2 maggio 2016

Il Riflesso dell' "Anima"

Biblioteca Sicilia, Milano

"...Specchio delle mie brame...chi è la più bella del reame?"

Se questo era l'interrogativo che la matrigna di Biancaneve poneva al suo specchio animato tanto tanto tempo fa, non molto è cambiato anche adesso nel bisogno di conoscere come noi veramente siamo. Ogni mattina approdiamo allo specchio del bagno per riprendere contatto con la realtà e continuiamo, una volta pronti per uscire, con quello dell'ascensore. Poi con le vetrine dei negozi, che ci restituiscono la nostra immagine fra i prodotti in esposizione. Ma tutte queste nostre versioni sono diverse a seconda del contesto in cui ci troviamo. Per l'albero nella foto di questo post, nel riflesso insieme alla sua sagoma nitida circondata dal cielo, si vedono anche le strutture della biblioteca all'interno dell'edificio. L'albero è fermo, non si può muovere eppure il suo riflesso cambierà con il tempo e le stagioni.
Se cambiano i contesti, cambiano i risultati ma anche la nostra percezione dei risultati cambia a seconda dei nostri stati d'animo perché siamo noi a valutare gli esiti.
 
Come ci vediamo, come ci vedono
 
Però, come avveniva nella favola dei fratelli Grimm, anche noi interroghiamo qualche conoscente nella speranza di aggiungere qualcosa a ciò che sappiamo di noi. Ma un conto è accertarsi di avere i capelli in ordine, altra cosa è ricevere un aiuto per ri-conoscere la propria natura interiore. E poi, anche chi coinvolgiamo, a meno che sia un professionista competente, vede la nostra "immagine" attraverso le proprie esperienze e convinzioni. Sono comunque opinioni importanti, ma ogni persona che interrogheremo ci restituirà risposte diverse ("la mappa non è il territorio" recita l'assunto di base della PNL). Ci dobbiamo accontentare del "verosimile".
 
Se proprio vogliamo sapere come siamo...
 
dobbiamo essere noi a "riflettere" osservando i nostri comportamenti proprio come se fossimo quell'amico al quale abbiamo chiesto un parere. Se non altro, quello che vedremo passerà attraverso le nostre esperienze e convinzioni, le stesse che comunque valutano i pareri che ci giungono dagli altri. Difficile? Forse all'inizio, un po', perché dovremo prendere le distanze dalle nostre emozioni. E allora sarà utile ricostruire la nostra storia cercando fra i fatti più lontani nel tempo ma prendendo la propria grafia come punto di partenza. Si cercherà quel fattore comune, segno del nostro specifico modo di essere, perché riconoscere quello che i nostri modi di fare riflettono è il presupposto per un miglioramento se non proprio per il superamento immediato dei problemi. Ma è soprattutto sapere di poter contare su capacità espresse che potrebbero essere utilizzate con successo anche in altri contesti.
 
Chi potrà veramente capire il significato dei nostri comportamenti e apportare eventuali cambiamenti costruttivi, siamo proprio noi
 
Piccola esercitazione

Individua tre persone con le quali hai condiviso un periodo di vita abbastanza lungo. Dovranno essere: un familiare, un amico, un collega di lavoro oppure un conoscente. E chiedi a ognuno, in  momenti diversi, di descriverti con tre aggettivi dei quali due indicheranno dei pregi e uno il difetto più evidente.
Ti riconosci in quello che sanno di te?
Annota le risposte e custodiscile in un cassetto. Tornerai a visitarle al termine della ricerca.
 
Per una visione completa del metodo
Per iniziare insieme il percorso
 
Grazie