La grafologia studia la traccia lasciata da un comportamento, proprio come la paleoicnologia, una branca della paleontologia, analizza segni impressi milioni di anni fa.
Entrambe afferiscono alla comunicazione non verbale, ma non riguardano la mimica, la prossemica o la cinesica: non osservano la persona in movimento, bensì ciò che resta nel tempo di un’azione.
👣 Immagina un uomo con il bastone e un bambino che passeggiano sulla spiaggia.
Le loro orme raccontano energia, velocità, pause, esitazioni. Ogni passo lascia una traccia unica e irripetibile.
✍️ Allo stesso modo, il percorso del filo grafico – che affonda nella carta o la sfiora, si annoda, si distende, si attorciglia o si spezza – narra una storia altrettanto affascinante: quella dell’individualità di chi sta camminando lungo la propria strada nella vita.
La scrittura è dunque un segno vivo, che resiste al tempo e continua a parlarci anche quando la mano non è più in movimento.
Ti è mai capitato di scoprire un talento o una qualità attraverso la scrittura?
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